Audi in crisi: fabbrica americana solo con garanzie chiare per Ingolstadt!
Ingolstadt: Audi sta discutendo dell'apertura di un nuovo stabilimento negli Stati Uniti e conta su un futuro accordo per le sedi fino al 2026.

Audi in crisi: fabbrica americana solo con garanzie chiare per Ingolstadt!
Il futuro dell'Audi a Ingolstadt è attualmente un tema caldo. In una recente riunione aziendale, Jörg Schlagbauer, presidente del comitato aziendale generale Audi, ha commentato la possibilità di un nuovo stabilimento negli Stati Uniti. Ha prestato particolare attenzione alle condizioni necessarie per ottenere l'approvazione dei rappresentanti dei dipendenti. "Un nuovo stabilimento non deve andare a scapito dei dipendenti e dell'utilizzo delle capacità in Germania", ha chiarito Schlagbauer, facendo riferimento alle capacità esistenti, che in Germania sono sufficienti. Questo punto è stato sostenuto anche dalla Augsburger Allgemeine, dove è stato sottolineato che attualmente non vi è alcuna necessità di un ulteriore impianto di produzione all'estero.
Le preoccupazioni sull’occupazione locale non sono infondate. Audi è attualmente alle prese con cifre di vendita in calo e si trova ad affrontare critiche interne, in particolare nei confronti del CEO Gernot Döllner e vari conflitti interni. Secondo l'Augsburger Allgemeine, nel marzo 2023 è stato raggiunto un futuro accordo che prevede la riduzione di 7.500 posti di lavoro in Germania. I tagli ai posti di lavoro riguardano solo il settore indiretto, in particolare l'amministrazione, mentre la produzione non viene toccata da queste misure.
Misure e sviluppi importanti
Rita Beck, vicepresidente del comitato aziendale di Ingolstadt, ha riferito sullo stato di avanzamento del futuro accordo. Lei ha sottolineato che all'ordine del giorno ci sono temi importanti come il nuovo pensionamento anticipato e il pensionamento parziale nonché gli investimenti pianificati. Nell’ambito di questo accordo, la produzione in volume parziale della Q3 verrà portata anche a Ingolstadt, il che contribuirà a rafforzare la sede. Per l’autunno 2026 è previsto anche l’avvio della produzione del nuovo modello elettrico E3 CUV, che potrebbe portare una boccata d’aria fresca.
Anche il direttore delle risorse umane di AUDI AG, Xavier Ros, ha illustrato l'importanza del futuro accordo per la competitività. La dirigenza Audi prevede di investire nelle nuove tecnologie e nella formazione dei propri dipendenti al fine di creare libertà finanziaria. “Si cerca aumento di efficienza e riduzione della burocrazia per potersi posizionare per il futuro”, ha sottolineato Ros. Per comunicare questi temi in modo trasparente, quattro volte all'anno si svolgono riunioni aziendali per informare i dipendenti sugli sviluppi attuali, nello spirito di un dialogo aperto.
Inoltre, i dipendenti devono essere preparati ad alcuni cambiamenti. Fino al 2033 vige una garanzia occupazionale e Schlagbauer prevede che il 90% dei tagli ai posti di lavoro avverrà attraverso regolamenti sul pensionamento parziale e sul pensionamento anticipato. Per i nati tra il 1964 e il 1968 esistono norme particolari che consentono il pensionamento anticipato. Tuttavia Audi non prevede indennità di fine rapporto in caso di dimissioni volontarie, a differenza di altri produttori di automobili, e questo viene percepito come un potenziale punto debole.
Nel complesso, ciò dimostra che l’Audi di Ingolstadt sta affrontando grandi sfide, ma sta anche sfruttando le opportunità per preparare i propri dipendenti e le proprie sedi per il futuro. La collaborazione tra la direzione aziendale e il comitato aziendale sarà cruciale nei prossimi mesi per gestire i prossimi cambiamenti. La situazione resta entusiasmante e resta da sperare che i prossimi passi possano essere positivi per tutti i soggetti coinvolti. Ulteriori informazioni su temi attuali e sviluppi sono regolarmente disponibili sulla pagina Audi Media Center.